GRIGIO ALPINA

La Grigio Alpina appartiene al gruppo delle razze grigie dell’arco alpino ed è senz’altro una delle più vecchie abitanti delle Alpi. L’origine della razza allevata in Italia risale, infatti, ai ceppi presenti nel XIX secolo in alcune vallate dell’Alto Adige e del Trentino, ed in particolare in Val Passiria, Val Senales, Val Sarentino, Valle di Fassa e Valle di Fiemme, tutti confluiti nel tempo nell’ attuale razza Grigio Alpina. Fino ai primi del Novecento l’isolamento delle vallate rendeva molto difficili gli scambi genetici e quindi le caratteristiche della razza si sono potute mantenere pressoché inalterate. Le uniche modifiche si sono verificate in relazione alle condizioni ambientali e di allevamento, e in parte all’attività di selezione portata avanti dai pochi allevatori che da sempre hanno creduto nelle qualità di questa razza migliorandola in purezza. Da sempre è stata allevata in contesti marginali grazie al fatto che è in grado di adattarsi perfettamente alle condizioni ambientali delle aree montane. Attualmente è diffusa nelle zone di alta montagna dell’Alto Adige e nelle vallate dolomitiche del Trentino e del Bellunese, anche se singoli nuclei di allevamento si possono trovare nelle regioni lungo tutto l’arco alpino e in altre zone collinari e di montagna d’Italia, sia al Centro sia al Sud, dove è praticato un allevamento di tipo estensivo. I bovini appartenenti a questa razza sono ritenuti a duplice attitudine produttiva (latte e carne) e si presentano come animali rustici, frugali, e capaci di convertire in latte e carne in modo molto efficiente foraggi anche grossolani. È una razza longeva e di ottima fertilità, il cui allevamento si basa sul pascolo. I primi Libri genealogici furono istituiti nel 1949 a Bolzano e Trento dalle Federazioni Provinciali Allevatori di Bolzano e di Trento che coordinavano a livello provinciale i controlli della produzione del latte e l’impiego dei tori riproduttori, attualmente è presente un’Associazione Allevatori e rientra fra le razze che aderiscono alla “Federazione Europea delle razze del Sistema Alpino”. (Fonte: Associazione  Nazionale Allevatori Bovini di  Razza Grigio Alpina)

AREA DI ORIGINE

Attualmente è diffusa nelle zone di alta montagna dell’Alto Adige e nelle vallate dolomitiche del Trentino e del Bellunese, anche se singoli nuclei di allevamento si possono trovare nelle regioni lungo tutto l’arco alpino e in altre zone collinari e di montagna d’Italia, sia al Centro sia al Sud, dove è praticato un allevamento di tipo estensivo.

CARATTERI TIPICI

Mantello: il mantello tipico è quello chiaro argento con sfumature più scure alla testa, al collo, alla spalla, ai fianchi, alle cosce e agli arti. Pelle: preferibile fine e morbida.
Testa: nel toro mascolina, di media grossezza; nella vacca gentile, allungata con fronte larga, leggermente concava.
Faccia: diritta.
Occhi: grandi e brillanti.
Narici: larghe. Guance: larghe e robuste. Bocca: ampia. Orecchie: sottili. Corna: fini, bianche alla base, nere in punta, dirette in avanti verso l’alto ed a punte divergenti.
Collo: ben unito alle spalle ed al petto. Nella vacca mediamente lungo, alquanto leggero; nel toro più corto e più massiccio.
Giogaia: appena pronunciata nella vacca, discretamente sviluppata nel toro. Garrese: ben serrato, leggermente pronunciato e piuttosto affilato nella vacca; largo e muscoloso nel toro.
Torace: profondo, piuttosto lungo, risultante da petto largo e da costole lunghe, ben spaziate ed inclinate all’indietro senza vuoto retroscapolare.
Spalle: ben attaccate, leggere, giustamente inclinate ed in armonia con le regioni circostanti.
Arti anteriori: visti di fronte ben distanziati fra loro e pressoché‚ diritti con appiombi regolari, robusti, con tendini ben delineati, con articolazioni larghe. Avambraccio: muscoloso.
Ginocchio: asciutto con passaggio allo stinco senza strozzatura. Dorso: forte e diritto, linea superiore orizzontale.
Lombi: larghi, robusti ed allineati con il dorso. Ventre: capace, arrotondato, ben modellato.
Fianchi: pieni, larghi e profondi.
Groppa: lunga ed ampia, a livello dei lombi con punta delle anche a livello del dorso, spina sacrale non rilevata; non spiovente sia di fianco che all’indietro;
Coscia: muscolosa, ma senza convessità, ben discesa.
Coda: ben attaccata ad ischi spaziati, non rilevata, piuttosto sottile, lunga, con fiocco abbondante. 1 / 9 Arti posteriori: ben distanziati tra loro, robusti, compatti, con tendini ben delineati, con appiombi regolari.
Garretti: chiaramente modellati e di giusta angolatura.
Pastorali: corti, giustamente inclinati. Unghioni: neri, ben conformati, serrati e compatti.
Andatura: corretta e sciolta;

Apparato mammario
Mammella: ben distesa in avanti verso l’addome, attacco posteriore alto e largo, ben sostenuta, forte negli attacchi, non spaccata, sporgente all’indietro; tessitura morbida, spugnosa, elastica, quasi floscia dopo la mungitura.
Quarti: regolari, armonicamente sviluppati e simmetrici.
Capezzoli: di media grandezza, uniformi, ben disposti, giustamente distanziati, perpendicolari, non oltrepassanti la linea dei garretti nella vacca giovane. Vene addominali: lunghe, tortuose, grosse, prominenti e ramificate con fontane ampie. Vene mammarie: numerose, tortuose, rilevate e ben visibili.