SOSTENIBILITA’


Il forte dinamismo che caratterizza la nostra società, e sempre piú quella futura, tende e tenderà ad accentuarsi per il continuo trasferimento operativo delle acquisizioni nel campo della biologia. Non piú rinviabile sarà l’individuazione di biotecniche innovative, le quali svolgeranno un ruolo progressivamente determinante nelle scelte dell’umano consesso al fine di risolvere la poliedrica e caleidoscopica realtà in cui l’essere vivente, uomo compreso, è inserito. Coniugando la capacità realizzatrice dell’uomo e l’uso di tecniche e biotecniche innovative, specialmente quelle a sfondo ambientalistico, sarà possibile contribuire tangibilmente all’aumento quali-quantitativo delle produzioni nell’ambito della sostenibilità delle risorse autoctone. Ciò significherà dare nuovo impulso all’economia locale in un armonico sviluppo ecosostenibile.

Il sapere scientifico e tecnico è una delle componenti il sistema sociale. La diversa velocità dell’acquisizione del sapere e della sua utilizzazione costituisce una delle debolezze nella programmazione del futuro. Storicamente, l’ansietà dell’incertezza temporale e del rischio è la molla della dinamicità dei sistemi antropici.  Non piú rinviabile è il sorgere di una politica del pensiero che si interessi del problema connesso all’impiego delle innovazioni tecniche e biotecniche dei riflessi sociali di queste in una società sempre piú protesa verso un’alta cultura. L’attuazione di una educazione flessibile permanente sarà l’unica in grado di capire e di meglio utilizzare le strategie genetiche della natura, specialmente se si considera la grandiosità della gestione dell’informazione genetica da parte della natura stessa: da un’informazione lineare (DNA), presente all’atto del concepimento, si ha la formazione di un individuo tridimensionale. Le produzioni animali, qualunque sia il livello territoriale geografico considerato (azienda, vallata, comune, provincia, regione, nazione, continente, pianeta terra), sono state, sono e saranno sempre il risultato di una visione stocastica, nel suo significato dotto di ‘congetturale’, quindi di una continua riflessione sugli eventi concreti da cui elaborare opinioni, ipotesi, percorsi dinamici e, perché no, sistemici per affrontare la vasta e incommensurabile problematica caratterizzante le stesse. E’ noto in matematica che ‘congettura’ è una proposizione dimostrata vera in taluni casi, della quale non si sia riusciti a dimostrare la falsità in nessun caso e che perciò si presume vera in ogni caso. Ritenendo acquisita questa interpretazione di tipo matematico, si deduce facilmente che la ‘produzione animale’, e tutto ciò che a essa è connesso, è una componente significativa del sistema ‘agro-alimentare-ambientale’. Una qualsiasi impresa zootecnica è, contemporaneamente, una componente e un risultato di una interazione ‘sociale’, quindi ‘culturale‘; in un certo senso, le varie componenti il sistema hanno proprietà individuali, ma queste si estrinsecano diversamente in relazione al contesto (microambiente) in cui sono inserite. Del resto, uno sviluppo rurale integrale è e deve essere considerato come risultato di un intervento globale e, quindi, dovrà essere sempre piú realizzata una forte interdipendenza fra ambiente, inteso nel suo significato piú ampio possibile, e sviluppo ecosostenibile.