STORIA​

Il Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative – ConSDABI – nasce quando il Governo Italiano, con DDLL n. 752 dell’8/11/1986 e n. 201 del 10/07/1991, legifera sulla salvaguardia economica e biogenetica delle razze a limitata diffusione, anticipando la Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) definita in Rio de Janeiro. In virtù della notevole ricchezza di germoplasma animale nazionale, l’allora Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste (MAF) – oggi Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) – nell’ambito dei predetti provvedimenti legislativi istituisce nel 1990, con il supporto dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA) e del Comune di Circello (Bn), il Centro nazionale per la Salvaguardia del Germoplasma Animale in Via di Estinzione (CeSGAVE) – oggi ConSDABI – con sede in Circello (Bn) presso l’Azienda Casaldianni. L’istituzione è attuata grazie a un’intesa tra l’allora MAF, Università di Napoli “Federico II’, il Comune di Circello e Associazione Italiana.  A partire dal 1990, l’interesse della FAO nei confronti della tutela della risorsa genetica animale si intensifica notevolmente portando, nel 1994, alla definizione della Global Strategy for Management of Animal Genetic Resources (GS.FAO.AnGR, Strategia Globale per la Gestione delle Risorse Genetiche Animali) e  prevedendo l’istituzione di: una Commissione sulle Risorse Genetiche per l’Alimentazione e per l’Agricoltura (CGRFA, Commission on Genetic Resources for Food and Agriculture), un National Focal Point (NFP) e un Regional Focal Point (RFP). Questa articolazione può essere considerata il frutto di un’intensa attività svolta dalla FAO, specialmente presso il ConSDABI, grazie a una ricca serie di ‘viaggi studio’ e di workshop. In tale contesto, nel 1994 il Governo Italiano accredita presso la FAO il ConSDABI come National Focal Point, nominando nel 1995 il prof. D. Matassino coordinatore.

La regione Campania, data l’importanza della conservazione della biodiversità del territorio regionale, istituisce – nel 1994 – presso il ConSDABI il ‘Centro di Fecondazione Artificiale e di Produzione di Embrioni’ (CeFAPE). A partire dal suddetto anno – con cadenza biennale o triennale – il ConSDABI è oggetto di visita degli addetti agricoli delle Ambasciate straniere accreditate presso il Governo italiano.

Nel 1996, i vari Coordinatori dei National Focal Point auspicano la fondazione di un Focal Point Regionale Europeo (ERFP, European Regional Focal Point), diventato  operativo nel 2001 per svolgere le seguenti attività: (a) promozione di cooperazione tecnica basata su piani di tutela delle risorse genetiche animali, con particolare riferimento ai tipi genetici transfrontalieri di interesse zootecnico; (b) mobilizzazione di risorse finanziarie per progetti europei; (c) comunicazione tra i vari NFP entro l’Europa e tra i vari RFP – FAO a livello globale.

L’Italia (Ministero dell’Agricoltura) si annovera tra i 10 paesi che per primi si sono mostrati concordi, nell’anno 2000, nel fornire un supporto finanziario all’iniziativa.

Nel 1997 viene firmata una convenzione tra il ConSDABI e il Corpo forestale dello Stato al fine di utilizzare le ‘Ex Aziende di Stato per le Foreste Demaniali (EX-ASFD)’, distribuite su tutto il territorio nazionale, per la tutela della Biodiversità di tipi genetici animali di interesse zootecnico in via di estinzione.

Grazie a un Accordo di Programma (2003÷2032) stipulato con la Provincia di Benevento impegnata nella realizzazione di un ‘Polo multifunzionale di Eccellenza Tecnologica per la Biodiversità, per le Biotecnologie e per la Qualità Alimentare’, vengono istituiti: il “Centro di Ricerca sulle Risorse Genetiche Animali di interesse zootecnico” e il “Centro di Scienza ‘Omica’ per la Qualità e per l’Eccellenza nutrizionali”, con sede operativa in Benevento, Località Piano Cappelle.